Come chiedere un prestito personale: approfondimento, tipo di finanziamento, dettagli

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In questa guida dedicata ai neofiti del mondo finanziario vogliamo offrire risposte a una domanda tanto semplice quanto essenziale: come chiedere un prestito personale? Per chi non è avvezzo a banche e società finanziarie infatti potrà sembrare più complicato del previsto, ma invero basta avere poche nozioni basilari per essere certi di ricevere il finanziamento desiderato. Innanzitutto esistono tante tipologie di prestito, caratterizzate dal fatto che ognuno di essi rientra nell’ambito dei finanziamenti non finalizzati, ossia permettono di disporre liberamente di una somma di denaro senza dover fornire alcun giustificativo di spesa per ottenerla. Vediamo allora come chiedere un prestito in dettaglio.

La documentazione

Innanzitutto bisogna sapere che possiamo tanto rivolgerci a una società finanziaria presente fisicamente sul territorio, nella nostra città, quanto invece a un ente di credito che opera sul web richiedendo un prestito on line. In entrambi i casi dobbiamo inviare la documentazione necessaria affinché l’istituto finanziario possa poi svolgere la fase istruttoria, che analizzeremo in dettaglio nel capitolo successivo. da parte nostre dobbiamo limitarci a inviare

Documenti personali

  • Carta d’identità in corso di validità
  • Codice fiscale o tessera sanitaria
  • Permesso di soggiorno e certificato di residenza per i cittadini extracomunitari

Documenti di reddito

  • Ultime due buste paga per i lavoratori dipendenti
  • 730 o Modello Unico per lavoratori autonomi e liberi professionisti
  • Cedolino assegno previdenziale per i pensionati

Sulla scorta di queste certificazioni, a cui si possono aggiungere anche altri documenti in base alla singola banca e alla propria situazione, l’ente di credito decide se accettare o rifiutare la domanda di finanziamento.

La fase istruttoria

Si definisce fase istruttoria tutto quel percorso che serve all’istituto di credito per valutare la domanda di prestito personale del cittadino richiedente. Sulla scorta dei documenti ricevuti infatti l’intermediario finanziario deve valutare i requisiti di accesso al credito del soggetto, ovvero

  • Sostenibilità finanziaria
  • Affidabilità creditizia

La sostenibilità finanziaria indica la capacità del reddito da lavoro del richiedente di poter ripagare il debito più gli interessi entro un predeterminato periodo di tempo. Per questo motivo è importante che il capitale abbia un importo tale che possa essere ripagato senza problemi dal beneficiario del prestito, sulla scorta di un’entrata da lavoro costante.

L’affidabilità finanziaria indica che il soggetto ha sempre pagato puntualmente i finanziamenti precedenti, sulla base delle informazioni registrate nei database bancari. La cosiddetta Centrale Rischi indica infatti se il richiedente ha delle informazioni negative che lo indicano come cattivo pagatore, oppure se non ha mai chiesto prima un finanziamento, situazioni che potrebbero pregiudicare la risposta di assenso al finanziamento.

Chiedere un prestito con garante

Le tempistiche di risposta per una domanda di prestito personale variano in base al soggetto e al tipo di prodotto finanziario richiesto, in media si va dalle 24-48 ore per un prestito veloce on line alle due settimane circa per una cessione del quinto. Tuttavia se insorgono delle criticità legate ai requisiti necessari per accedere al credito, i tempi potrebbero allungarsi considerevolmente. Quando anche solo uno dei due criteri indicati in precedenza vengono meno, in base alle politiche di rischio della singola banca o finanziaria, spesso è necessario

ricorrere a un garante terzo per ottenere il credito necessario. Costui non interviene formalmente nell’ammortamento del debito, che resta a carico dell’intestatario principale del finanziamento, ma offre solo il proprio reddito e la propria reputazione creditizia a tutela dal rischio insolvenza. Solo nel momento in cui il debitore principale dovesse venir meno al pagamento delle rate allora il garante sarebbe obbligato a intervenire nel rimborso.

Per richiedere un prestito personale con garante è necessario presentare non solo i propri documenti personali e di reddito, ma anche quelli di tale soggetto terzo, che solitamente è un congiunto o parente stretto del richiedente.

Come avviene il rimborso del prestito

Una volta ottenuto il denaro, esso deve essere rimborsato mediante un piano di ammortamento del debito, che comprende non solo il capitale ma anche gli interessi. Tale somma viene suddivisa in rate a scadenza fissa, solitamente mensile, di importo costante, essendo il prestito personale un finanziamento a tasso fisso, che viene pagata alla banca mediante bollettini postali oppure con bonifico automatico dal conto corrente (Rid bancario).

Esiste poi una particolare forma di prestito personale riservata a lavoratori dipendenti e pensionati, che prende il nome di cessione del quinto, che prevede per l’ammortamento del debito delle trattenute dirette in busta paga o sull’assegno pensionistico, per un importo massimo che non può superare il 20 per cento del totale percepito (da qui il nome cessione del quinto).

In caso si voglia rimborsare quanto rimane del debito tutto in un’unica soluzione si può sempre richiedere l’estinzione anticipata del prestito, e sul contratto di finanziamento devono essere riportate le condizioni per accedere a tale soluzione. In ogni caso la normativa vigente impone alla banca, nel caso voglia applicare una penale al cliente per il mancato guadagno, che tale penale non superi l’1 per cento del capitale residuo ancora da versare.

Come scegliere un prestito personale

Ci sono due considerazioni da fare su come scegliere un prestito personale. La prima è di tipo più soggettivo, e riguarda le proprie esigenze personali, che possono orientare su determinati prodotti finanziari invece di altri: chi ha bisogno di far fronte a una spesa imprevista e urgente potrebbe trovare la soluzione ideale in un prestito veloce on line, chi ha tanti finanziamenti in corso in un prestito consolidamento debiti, e via discorrendo. C’è poi invece un discorso più oggettivo, legato ai costi del finanziamento, che comprendono

  • Il capitale da rimborsare
  • Gli interessi legati al capitale erogato
  • Gli oneri fiscali (es. imposta di bollo)
  • Le spese di gestione (apertura pratica, istruttoria, ecc.)
  • Le commissioni dovute
  • Eventuali spese accessorie (es. polizza assicurativa facoltativa)

Per questo motivo quando si sceglie un finanziamento è necessario fare un confronto prestiti tra le offerte disponibili sul mercato, in modo da capire quale sia la proposta più vantaggiosa. Grazie a siti specializzati noti come comparatori on line è possibile paragonare i tassi di interesse, il TAN (Tasso Annuo Nominale) e il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale): in particolare il secondo diventa decisivo perché comprende tutte le spese sopra indicate correlate all’erogazione del finanziamento. Più sono bassi tali valori al confronto, maggiormente diventa conveniente una determinata opzione di finanziamento.