Indice dei contenuti
- 1 Prestiti documentazione necessaria
- 2 Tutti possono accedere al credito?
- 3 Cassaintegrati, disoccupati ed inoccupati
- 4 Prestiti senza busta paga per casalinghe
- 5 Prestiti agevolati per studenti universitari
- 6 Cosa sapere sui mini prestiti BancoPosta
- 7 Prestito senza busta paga con Younited: cosa sapere?
- 8 Microprestiti e rate
- 9 Quali sono le spese che possono far lievitare il TAEG?
Prestiti documentazione necessaria
Quando decidiamo di fare la domanda, compilando il modulo da inviare, per richiedere un prestito di qualsiasi importi si tratti, bisogna presentare o allegare dei documenti necessari:
- documento di identità in corso di validità, che si tratti di patente, passaporto o carta di identità, meglio se elettronica,
- CUD, ISEE,
- busta paga se la possediamo,
- cedolino per la pensione,
- tessera sanitaria, o direttamente codice fiscale,
- requisito di aver ottenuto la maggiore età e di non aver superato i 75 anni di età, anche se diverse banche concedono, con obbligo di polizza assicurativa sulla vita prestiti anche a coloro che hanno un’età superiore.
Tutti possono accedere al credito?
In teoria tutti possono accedere al credito, ma in pratica non funziona proprio così. Questo in quanto bisogna avere, come suddetto, dei requisiti base che sono imprescindibili. Ma ad esempio avere un lavoro regolare, fisso, con busta paga, non fa davvero parte di questa categoria. Infatti c’è la possibilità di richiedere tranquillamente un prestito o finanziamento, veloce o meno, anche per coloro che non possiedono un lavoro con busta paga. Sicuramente il possederla accelera le tempistiche e rende tutto più diretto e facile da verificare da parte della banca, o di un privato. Però non è affatto esclusa la possibilità di richiedere un prestito, che arrivi a 5000 euro per quelli immediati, o che superi circa 30 000 euro più o meno. Sicuramente c’è necessità di possedere e presentare delle garanzie, che assicurino la banca che quel debito verrà sanato, e inoltre in determinate tempistiche. Un’opzione che viene spesso presa in considerazione è la cessione del quinto, che però deve ovviamente potersi applicare ad un’entrata mensile, che sia pensione o stipendio se pur part time o simili.
Cassaintegrati, disoccupati ed inoccupati
Per la categoria dei cassaintegrati è adottato proprio questo metodo, ma anche lavoratori autonomi possono sceglierlo per comodità, dando accesso diretto alla banca sul proprio conto corrente aperto presso di essa. Inoccupati e disoccupati, non hanno busta paga, ma possono anche loro richiedere senza problemi un prestito. Basta che possano garantire, con ad esempio gioiello di valore, beni a loro intestati, e simili. Per i disoccupati si dovrà presentare gli ultimi redditi percepiti con CUD e con TFr.
Prestiti senza busta paga per casalinghe
Se parliamo di prestiti senza busta paga, una delle categorie più evidenti, è quella probabilmente delle casalinghe. Il loro lavoro è all’oscuro di tutti, e non riconosciuto, anche se spesso regge le redini della famiglia. Motivo forse per il quale, nascono dei prodotti finanziari ad hoc proprio per le casalinghe senza dover presentare alcuna busta paga.
Attenzione, però, senza busta paga non significa che la casalinga non dovrà presentare alcun documenti che accerti la sua condizione economica, la banca deve necessariamente avere delle garanzie di ritorno della cifra prestata.
Prestiti agevolati per studenti universitari
Probabilmente la categoria maggiormente avvantaggiata in termini di richiesta di prestiti, è quella dei giovani studenti universitari. I tassi di interesse solitamente sono molto agevoli e inoltre le tempistiche di rimborso nei confronti della banca, sono molto interessanti.
A differenza dei classici prestiti veloci non finalizzati, parliamo in termini più circoscritti di microcredito per studenti. Questi vanno integrati con un giustificativo di spesa, ossia necessitano di una causale per cui sono richiesti, trattandosi di finanziamenti ideati apposta per le esigenze di chi studia.
Spesso, in questi casi, viene richiesto l’ausilio di un fideiussore, in genere un genitore o tutore legale, in grado di garantire con risorse proprie laddove si registrano lacune per mancanza di reddito o rendite di alcun tipo.
Inoltre nel caso lo studente avesse una carriera davvero fenomenale, meritevole, e il valore ISEE fosse molto basso, allora potrebbe godere di prestiti con tasso di interesse pari a zero. Questa situazione si verifica anche quando si parla ad esempio di giovani imprenditori, che decidono di optare per un prestito a fondo perduto.
Cosa sapere sui mini prestiti BancoPosta
Se possediamo una carta Postepay possiamo essere avvantaggiati nell’ottenere un mini prestito firmato BancoPosta.
Per i titolari di Postepay Poste Italiane riserva una corsia preferenziale per l’ottenimento di mini prestiti senza alcuna garanzia, che concede di ottenere nel giro di 24 ore fino a 3000 euro, rimborsabili secondo un piano di ammortamento che può arrivare a un massimo di 22 mesi.
Prestito senza busta paga con Younited: cosa sapere?
Un’altra soluzione ormai consolidata nella concessione di microcredito senza garanzia è la finanziaria online Younited Credit. Essa rappresenta la chiara e pulita possibilità di ottenere piccoli prestiti senza busta paga entro 48 ore dalla presentazione della richiesta e 24 dalla comunicazione dell’esito.
Nella gamma di finanziamenti Younited Credit vediamo emergere i piccoli prestiti, i quali vengono maggiormente richiesti, in quanto non presenta l’obbligo della busta paga per un massimo di 5000 euro circa. Questi sono organizzati su piani di rimborso variabili fra i 24 e i 72 mesi.
Microprestiti e rate
Per capire come si dilaziona un prestito in rate, possiamo partire da un esempio. Se abbiamo decido di richiede un prestito senza garanzie Younited Credit di 3000 euro in 60 mesi, allora di conseguenza avremo una rata di poco sotto i 200 euro, a un TAN fisso di circa il 5% e TAG di poco superiore al 7%.
Quali sono le spese che possono far lievitare il TAEG?
Esistono delle spese che possono far ingigantire il valore del TAEG di un prestito veloce, quello in 24 ore nel particolare, e che vanno tenute bene a mente quando si mettono a confronto i vari preventivi delle differenti banche. Non per forza però le spese sono tutte considerate ed accolte, questo in quanto va in base alle varie politiche delle finanziarie. Infatti accade che alcune banche considerino tali spese azzerate, ma in genere queste sono le spese e i costi aggiuntivi da tenere bene a mente:
- Spese di istruttoria: ovvero l’onere accessorio, questo è sulle spalle del finanziamento, che vengono applicate per la copertura delle spese di valutazione e gestione della domanda di finanziamento. Di solito sono corrisposte in un’unica soluzione, al momento dell’erogazione del finanziamento
Spese di Incasso Rate: queste sono previste quando un cliente paga la rata mensile di ammortamento con addebito diretto su conto corrente bancario (RID), per cui la banca applica le commissioni di incasso all’istituto finanziatore, che a sua volta pone tali spese a totale carico del cliente. - Spese di invio di Estratto Conto: le disposizioni in materia di trasparenza richiedono ogni anno l’invio al cliente di un estratto conto che riassume la sua posizione debitoria, una modalità molto utile per l’utente che in tal modo ha possibilità di verificare l’adeguato andamento dei rimborsi: questo invio dell’estratto conto sotto forma di materiale cartaceo può essere un onere a totale carico del cliente.
- Altre spese accessorie: ce ne possono essere diverse, come per esempio quelle che in caso di insolvenza, oltre alle eventuali spese di mora, possono essere a carico del cliente insolvente, si parla di costi per solleciti di pagamento, costituzione in mora, recupero telefonico e così procedendo.
- Spese di tipo assicurativo: tali voci sono facoltative oppure obbligatorie a seconda del tipo di prodotto, e di solito succede che vengono pagate o in un’unica modalità oppure in modo mensile accompagnate all’importo della rata rimborso con gli interessi. Questi costi servono in caso di eventuali rischi di insolvenza in caso di morte, perdita di lavoro o invalidità permanente. Non dimentichiamo però che per quanto concerne la tutela assicurativa, questa non scatta in modo automatico, ma deve essere l’assicurato o i suoi familiari a comunicare nell’immediato il sopraggiunto stato di mancato pagamento.