Indice dei contenuti
- 1 Quali lavoratori dipendenti possono fare domanda di prestito?
- 2 La cessione del quinto
- 3 La documentazione
- 4 Tassi di interesse
- 5 Esempi di finanziamento
- 6 Il prestito delega
- 7 Prestiti a dipendenti privati, i vantaggi
- 8 Le tempistiche di erogazione
- 9 Come trovare offerte di prestiti a dipendenti privati
- 10 Conclusioni
I lavoratori dipendenti privati hanno ottime opportunità di finanziamento all’interno del mercato del credito, seppure privi della garanzia statale dei dipendenti pubblici. Ma tanto gli istituti di credito quanto le società finanziarie offrono per i lavoratori privati la possibilità di richiedere prestiti personali anche sotto forma di cessione del quinto, così come altri strumenti finanziari riservati a tutti coloro che hanno un reddito solido e stabile, oltre che una reputazione finanziaria immacolata, priva di segnalazioni alla Centrale Rischi per disguidi precedenti. Vediamo allora come chiedere prestiti se dipendenti privati, quali documenti bisogna presentare e le varie fasi della pratica con le tempistiche di attesa.
Quali lavoratori dipendenti possono fare domanda di prestito?
L’aspetto determinante nella valutazione di una domanda di finanziamento da parte dei dipendenti privati riguarda la tipologia di contratto. Infatti sono favoriti nell’accettazione del finanziamento
coloro che hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato, poiché offre una garanzia sicura durante tutto il periodo di ammortamento. Questo non vuol dire che i dipendenti privati a tempo determinato o persino con contratti di apprendistato non possano avere finanziamenti, ma in genere la limitazione della durata del rimborso è legata alla scadenza naturale del contratto stesso.
La cessione del quinto
I dipendenti privati sono autorizzati a richiedere un prestito personale sotto forma di cessione del quinto: si tratta di un finanziamento in cui la rata mensile di ammortamento viene trattenuta direttamente sullo stipendio. Tale trattenuta non può superare il 20 per cento del totale, da cui il nome di cessione del quinto. Esistono delle limitazioni per la richiesta della cessione del quinto? Gli aspetti che vengono valutati in fase istruttoria sono
- Tipologia di contratto
- Anzianità di servizio
- TFR
- Numero di dipendenti dell’azienda
Sul contratto abbiamo già spiegato la limitazione per chi non è a tempo indeterminato: la cessione del quinto verrà calcolata sulla scorta della scadenza naturale del rapporto di lavoro. Circa l’anzianità di lavoro non vi sono limiti prefissati, vi sono enti di credito che richiedono almeno due anni di anzianità, altri ne richiedono molto di più, anche in relazione con il TFR, il Trattamento di Fine Rapporto. Infatti il montante del prestito non può oltrepassare il TFR accantonato moltiplicato per il coefficiente assicurativo, un numero variabile tra 1 e 6 assegnato dalle assicurazioni alle aziende private in base a vari fattori tra cui anche il numero di dipendenti. Solitamente non è possibile finanziare chi è assunto da poco tempo proprio perché non ha un sufficiente TFR accantonato.
In generale il numero minimo di dipendenti dell’azienda accettato per poter erogare la cessione è di 16 dipendenti, ma suggeriamo di informarsi prima presso la banca o finanziaria desiderata dato che il numero può anche variare.
La documentazione
Una volta trovato l’istituto di credito a cui rivolgersi con un’offerta di finanziamento conveniente, dobbiamo inviare la documentazione necessaria per la valutazione della pratica: essa comprende
- Copia del documento di identità valido
- Codice Fiscale o Tessera Sanitaria
- Ultime due buste paga
- Copia del contratto di lavoro
- Bolletta di un’utenza intestata (luce, acqua, gas, connessione telefonica/web a scelta)
a seconda della finanziaria a cui ci rivolgiamo può essere più o meno snellita, ma queste sono le certificazioni che possono essere richieste per l’iter istruttorio della pratica.
Tassi di interesse
I prestiti per lavoratori dipendenti privati con cessione del quinto, soprattutto se vengono richiesti on line, vantano tassi di interesse molto allettanti, poiché permettono di azzerare molte spese di istruttoria collegate al finanziamento, e solitamente posti a carico dell’utente. Quando osserviamo un preventivo di prestito bisogna guardare due valori percentuali, ossia
- TAN – Tasso Annuo Nominale che indica gli interessi sul capitale
- TAEG – Tasso Annuo Effettivo Globale che indica l’insieme dei costi correlati all’erogazione
Soprattutto il TAEG ci da l’idea rispetto alla concorrenza di quanto sia conveniente il finanziamento: più è basso tale valore maggiori sono i vantaggi per il titolare del finanziamento durante tutto il periodo di ammortamento.
Esempi di finanziamento
Facciamo alcuni esempi di finanziamento per facilitare la comprensione dei costi di un prestito per dipendenti privati. Immaginando un importo erogato di 12.000 euro,
se il TAEG è al 6,46 per cento con un TAN fisso al 4,8 per cento, avremo una rata mensile di 233 euro, che comporterà a fine rimborso una cifra spesa dal titolare del finanziamento di 14.000 euro e rotti. Se per la medesima cifra come capitale richiesto alziamo rispettivamente al 9 e all’11 per cento TAN e TAEG, avremo una rata mensile di 256 euro, per una cifra totale dovuta dal cliente di 15.500 euro.
L’importo della rata nella cessione del quinto è data dallo stipendio su cui avviene la trattenuta, fino a un massimo del 20 per cento del totale come abbiamo detto, e la rateizzazione può essere estesa fino alle 120 rate, ossia dieci anni.
Il prestito delega
Chi avesse bisogno di importi molto elevati può richiedere a una società finanziaria o un istituto di credito il prestito delega, anche nota come doppia cessione del quinto, poiché appunto la trattenuta sullo stipendio può arrivare fino al 40 per cento del totale percepito. La differenza fondamentale
è che rispetto alla cessione del quinto è necessaria anche l’autorizzazione del datore di lavoro, cosa che invece non è richiesta con la cessione standard. In genere le tipologie di aziende private che possono accedere a queste formule di cessioni sullo stipendio rientrano nelle categorie Spa, Srl o Coop.
Prestiti a dipendenti privati, i vantaggi
Analizzando i prestiti a dipendenti privati emergono numerosi vantaggi, soprattutto per coloro che richiedono la cessione del quinto. Infatti tale tipologia di finanziamento
consente ai richiedenti di ottenere un capitale anche con altri prestiti in corso, potendo anche ottenere un consolidamento debiti se si vuole accorpare tutti i finanziamenti in un’unica rata di ammortamento a tasso inferiore e con un piano allungato, avendo oltretutto liquidità aggiuntiva. Ma la cessione del quinto offre anche un altro vantaggio per coloro che hanno avuto disguidi finanziari precedenti: infatti può essere erogata anche a protestati e cattivi pagatori, a differenza di altri prodotti, avendo la garanzia dello stipendio fisso e del TFR accantonato.
Un limite che possiamo invece ascrivere ai prestiti per dipendenti privati è che molte banche e finanziarie offrono un capitale massimo erogabile inferiore rispetto ai dipendenti pubblici e statali, anche al netto del contratto a tempo indeterminato.
Le tempistiche di erogazione
Le tempistiche di erogazione del capitale dipendono dallo strumento finanziario prescelto come prestito a dipendenti privati. Se parliamo ad esempio di un piccolo prestito on line, possono bastare anche 48 ore, l’ideale per chi deve affrontare una spesa imprevista ed urgente. Mediamente
per una cessione del quinto sono necessarie all’incirca un paio di settimane, in generale molto dipende dal profilo del cliente che può allungare o meno i tempi dell’istruttoria. Se vi sono altri prestiti in corso oppure emergono disguidi finanziari nel recente passato potrebbe esserci un inevitabile rallentamento nella valutazione della domanda. Di norma la richiesta di finanziamento on line comporta minori costi e tempistiche più brevi.
L’erogazione del finanziamento avviene direttamente sul conto corrente tramite bonifico bancario, mentre solo alcuni istituti di credito rilasciano la somma concordata tramite assegno circolare.
Come trovare offerte di prestiti a dipendenti privati
Per trovare le migliori offerte di prestito a lavoratori dipendenti privati il consiglio è di affidarsi a siti specializzati in materia finanziaria noti come comparatori, i quali permettono di effettuare
un confronto tra le proposte delle società finanziarie più affidabili valutando tassi di interesse e condizioni economiche applicate ai prodotti. In questo modo potrete selezionare le offerte con TAEG, piani di ammortamento e capitali erogabili che maggiormente soddisfa le esigenze richieste.
Consigliabile comunque rivolgersi poi direttamente alle società finanziarie selezionate per farsi rilasciare un preventivo gratuito on line, che viene inviato via mai all’utente senza alcun obbligo di sottoscrizione.
Conclusioni
Anche senza la massima garanzia statale, chiedere prestiti se dipendenti privati non comporta particolari difficoltà, soprattutto se si può vantare un contratto a tempo indeterminato e buona anzianità di servizio. Le offerte disponibili sul mercato permettono di avere tassi di interesse molto allettanti e la comodità di una cessione del quinto direttamente sullo stipendio che evita dimenticanze e disguidi per tutta la durata dell’ammortamento.